Alfa Romeo Giulietta Seconda serie (1981-1983)

 

Nel giugno 1981 un restyling interessò molti dettagli del corpo vettura e degli interni. Le modifiche riguardavano i paraurti (ora in plastica e con profili satinati), la mascherina anteriore (ridisegnata), gli specchietti, l’eliminazione della fascia satinata posteriore, la plancia parzialmente ridisegnata e i rivestimenti interni. Comparvero anche, a seconda delle versioni, profili o fascioni laterali protettivi.

La gamma denominata Nuova Giulietta L comprendeva le versioni “1.3” e “1.6”, con allestimento base (mascherina nera, borchie coprimozzo nere, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori color arancione, profili laterali più sottili, interni meno accessoriati), la “1.8”, con allestimento più curato (mascherina argento, borchie coprimozzo argento, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori bianchi, fari fendinebbia, fascioni laterali, interni più accessoriati), e la “2.0 Ti” 1982 (che differiva dalla “1.8” per la verniciatura in grigio metallizzato della carrozzeria, per i paraurti e fascioni di colore grigio, per i cerchi in lega, per il volante in pelle e per la dotazione ancora più ricca).

Nessuna novità per i motori. Nel 1983 le versioni con motori di 1600 e 1800 cm³ adottarono un nuovo cambio con rapporti più lunghi. Contemporaneamente esordì la “Giulietta 2.0 Turbodiesel”, con motore turbocompresso a gasolio VM 2 litri 1995 cm³ da 82 CV. Disponibile negli allestimenti base (come la “1.3”) e L (come la “1.8”). Sempre nel 1982 venne introdotta la “1.6 L”, con allestimento simile alla “1.8”.